Lo Shiatsu per le Aziende

La necessità

La nostra: l’età dell’incertezza.”  (John Kennet Galbraith)

Stare bene, essere lucidi, concentrati, avere energia e lavorare in un ambiente armonico ed efficiente non sono lussi, ma necessità per rispondere alle sfide del mercato e per raggiungere i tuoi obiettivi.

Sono ormai ben noti, studiati e dimostrati gli effetti deleteri dello Stress sulla nostra vita personale e lavorativa ed i costi che esso comporta per le aziende. Tutti ne parlano: qualcuno ha delle soluzioni?
Shiatsu per le aziende - benefici

La visione

Una volta colte, le opportunità si moltiplicano.” (Sunzi)

Tutto cambia costantemente. La “società liquida” è il noto concetto sviluppato da Zygmunt Bauman per esprimere la caratteristica dominante del mondo moderno. Liquido si oppone a solido. Solido non esiste più: ogni aspetto della società e del mercato è sottoposto a costante trasformazione e la sfida per le aziende è la capacità di mantenere la propria “rotta” nell’ambiente liquido pur  rinnovandosi continuamente.

I saggi dell’Oriente, da più di 5000 anni, a partire dall’I Ching, il “Libro dei Mutamenti“, hanno studiato le leggi del cambiamento e, ancora più importante, hanno elaborato metodi pratici ed efficaci per mantenere il nostro equilibrio ed utilizzare al meglio la nostra energia e le nostre risorse operando in armonia con l’evoluzione del nostro ambiente.

E’ sbagliato pensare che le Tecniche e le Arti Orientali siano orientate alla pura contemplazione passiva o al mero rilassamento, esse trovano applicazione in ogni settore di attività pratica e ci aiutano a vivere e ad operare compiutamente nel mondo.

Lo Shiatsu e le Discipline Orientali, possono dare un grande contributo alle Aziende per sviluppare il benessere organizzativo e per costruire di un clima di lavoro sereno, comunicativo ed efficiente. Forniscono strumenti potenti di valutazione organizzativa, di previsione e di pianificazione. Ci aiutano ad essere lucidi, presenti ed energici in ogni situazione.

L'Universo di Sengai - Il quadrato rappresenta la Terra (l'Azienda), il cerchio rappresenta il Cielo (l'ambiente esterno) ed il triangolo rappresenta l'Uomo che è posto al centro quale tramite fra la Terra ed il Cielo.
L’Universo di Sengai – Il quadrato rappresenta la Terra (l’Azienda), il cerchio rappresenta il Cielo (l’ambiente esterno) ed il triangolo rappresenta l’Uomo (la risorsa essenziale per l’Azienda) che è posto al centro quale tramite fra la Terra ed il Cielo.

La visione orientale pone al centro noi, l’Uomo,  lo sviluppo delle nostre potenzialità e della capacità di relazionarci in modo armonico con il nostro ambiente personale, sociale e lavorativo.

Gli strumenti

Conosci te stesso.” (Socrate)

Come operare allora? Quali strumenti abbiamo a disposizione?

TERRA: L’AZIENDA – Creare un ambiente di lavoro armonico

L'Azienda
L’Azienda

Giochi di ruolo evolutivi: far crescere lo spirito di gruppo, andare alla radice dei problemi di relazione.

Consulenze Numerologiche: valorizzare le migliori qualità di ognuno, comprendere le dinamiche interne al team, costituire gruppi di lavoro armonici ed omogenei, scegliere i tempi ed i luoghi più propizi per sviluppare i tuoi progetti.

Feng Shui: creare ambienti di lavoro adatti a  focalizzare le energie sugli obiettivi aziendali. Strutturare e suddividere nel modo migliore gli spazi dedicati alle varie attività.

▲UOMO: LA RISORSA UMANA Combattere lo Stress

L'Uomo
L’Uomo

Office Shiatsu: trattamenti Shiatsu di 15/30 minuti  rilassanti ed antistress effettuati presso la tua sede senza necessità di particolari attrezzature.

Counseling: orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta, migliorando le capacità di comunicare e relazionarsi con i colleghi ed i clienti.

Stage per la riduzione dello Stress: corsi e stage di gruppo personalizzati basati su tecniche semplici ed efficaci di rilassamento ed autotrattamento.

Alimentazione: rivedere i menù della mensa e del bar aziendale secondo i principi dell’Alimentazione Naturale per essere più lucidi, più sani e più efficienti.

CIELO: IL MERCATO – Coccolare il Cliente

Il Mercato
Il Mercato

Trattamenti Shiatsu ai tuoi Clienti: regalare una serie di trattamenti Shiatsu, un dono intelligente e gradito per fidelizzare il Cliente.

Shiatsu Corner: allestimento di postazioni per offrire trattamenti Shiatsu ai tuoi Clienti in occasione di convegni, fiere e presentazioni commerciali.

Corsi di Shiatsu specializzati: per offrire nuovi servizi ai tuoi Clienti. I corsi sono progettati su misura per l’aggiornamento professionale di chi lavora nel settore Socio-Sanitario e per i Professionisti del Benessere. Le aziende hanno la possibilità di accedere al finanziamento completo del costo del corso tramite i contributi provinciali per l’aggiornamento professionale dei propri dipendenti.

La possibilità

“E’ un mondo magico… andiamo ad esplorarlo!” (Calvin)

 

calvinlast

La nostra proposta alle aziende innovative nasce dall’esperienza del Centro Tao, fra le prime e più accreditate Scuole di Shiatsu di Torino e del Piemonte.

I nostri Operatori Shiatsu sono Professionisti esperti, altamente qualificati ed iscritti al R.I.O.S. (Registro Italiano Operatori Shiatsu) della Federazione Italiana Shiatsu. Al R.I.O.S. possono partecipare esclusivamente Operatori Shiatsu che vantano un curriculum formativo approfondito e di qualità, che hanno superato un selettivo esame di ammissione, che mantengono costantemente l’aggiornamento professionale e che rispettano il Codice Deontologico nei rapporti con i clienti.

I nostri Insegnanti di Shiatsu sono iscritti all’Albo Insegnanti della F.N.S.S. (Federazione Nazionale Scuole di Shiatsu). La F.N.S.S. è la più importante Associazione italiana di Scuole di Shiatsu che raccoglie solo Scuole che garantiscono grande esperienza ed un alto livello qualitativo del curriculum di studi proposto e del corpo insegnante. Solo le Scuole accreditate di almeno dieci anni di attività possono fare parte della Federazione.

Inoltre tutti i nostri collaboratori sono professionisti con almeno dieci anni di esperienza maturata in diversi contesti lavorativi con un’apprezzata flessibilità e competenza personale.

Per informazioni:

Gianpiero Brusasco, 347.48.46.390

Valter Vico, 333.26.90.739

5 pensieri riguardo “Lo Shiatsu per le Aziende

  1. Riporto qui di seguito un interessante articolo tratto dal sito Lavoro-Formazione.

    GESTIONE DELLO STRESS DA LAVORO

    Durante gli ultimi 150 anni lo stile di vita occidentale è  molto cambiato. Questa trasformazione, direttamente condizionata dall’ambito della produzione e del mondo lavorativo, ha portato ad una società moderna caratterizzata dalla forte competitività in ogni campo, dal sovraccarico di informazioni da elaborare con un’inarrestabile crescita di frenesia e velocità.
    Il mondo lavorativo, la sfera del quotidiano e la gestione del tempo libero sono codificati ad oggi in un eccesso d’informazioni, nella “religione” dell’autoaffermazione, nella mancanza di tempo e nell’esposizione costante a sbalzi di umore nelle relazioni e nel rapporto interpersonale. In un simile contesto diventa indispensabile disporre di ” strumenti per la gestione dello stress”.
     
    La scienza medica ha messo fine alle grandi epidemie del passato, ma ora stiamo attraversando una vera e propria nuova epidemia di disordini dovuti allo stress, alla confusione e alla pressione emotiva ed esistenziale.
    I nostri stessi occhi chiaramente sono in grado di testimoniare la pressione che ci circonda, possiamo tranquillamente affermare che  tale realtà ha intaccato la sfera dell’Identità, facendola collassare. Nella sfera professionale  come nella sfera personale, un simile stile di vita causa  uno stato di tensione totale e di stress costante e quando questo persiste arriva il disordine psicologico e la malattia nel corpo!
    In simili condizioni come può esserci lucidità ed efficienza nella mente, nel corpo e nel proprio ambiente?
    Un articolo del Wall Street Journal, “Il versatile uomo tecnologico” – The Wall Street Journal, 19 Aprile 1995 – ci avverte di questo crescente problema: “Ai seminari per dirigenti tenuti da Steven Berglas – psichiatra dell’Harvard Medical School – la sessione dedicata all’esaurimento per induzione tecnologica ed eccesso d’informazioni, è ora una delle più popolari”. 
    “Le persone non possono e non vogliono prendere coscienza di essere sopraffatte” – dice il dottor Berglas “Questo è il motivo per cui stanno impazzendo”.
    Depressione e malattie psicologiche collegate alla tensione, assumono proporzioni epidemiche e crescono in progressione accelerata. The Annals of Internal Medicine, una prestigiosa rivista medica, recentemente riporta tensione e stress come tra le principali ragioni  per le comuni malattie della società moderna: diabete, ipertensione, emicrania, asma, ulcera, disordini della digestione e malattie della pelle. Inoltre altri sintomi legati alla quotidianità si presentano insieme alla tensione e allo stress: insonnia, impossibilità di concentrazione o impossibilità di prendere decisioni, perdita del controllo e difficoltà nelle relazioni sociali e sessuali. Nell’ultimo decennio anche in Italia è cresciuta esponenzialmente l’attenzione sulla formazione aziendale come strumento per innescare processi che mettono in grado le aziende di aumentare il controllo sulle risorse umane –  ambientali e di migliorarle.
    In questi interventi  alla luce dell’evidenza dell’insostenibilità dei moderni modelli di lavoro e  sulla scia di una sensibilizzazione indotta dall’indirizzo del documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sugli obiettivi della “Salute per Tutti” e dal dibattito sull’azione intersettoriale a favore della salute svoltosi nell’Assemblea Mondiale della Sanità – alla formazione aziendale è crescentemente richiesto di occuparsi del benessere del personale e della sua preparazione per modelli organizzativi  favorevoli alla promozione della salute ed alla gestione dello stress negli ambienti lavorativi.
    Il benessere del personale  e la promozione della salute negli ambienti lavorativi allora non può prescindere e deve partire da un intervento pratico sulla tensione e sullo stress. Intelligenza, abilità e risorse, non sono più sufficienti. 
    A tal proposito, si attinge dall’oriente, e si riscoprono da pochi anni nella società occidentale strumenti millenari come loYoga  e la Meditazione   della tradizione indiana e il Tai Chi Chuan di antica tradizione cinese.
    Grazie a queste pratiche  si apre oggi nella formazione aziendale un nuovo universo di opportunità di intervento concreto sulla gestione dello stress e sulla creazione di presupposti solidi per il benessere e il miglioramento degli ambienti lavorativi.
    Relativamente all’intervento sullo stress, nello Yoga, nella Meditazione e nel Tai Chi Chuan uno degli obiettivi principali è il rilassamento della Tensione di cui vengono individuati approfonditamente tre  ambiti basilari:
    Le tensioni muscolari: sono relative al corpo, al sistema nervoso e a squilibri del sistema endocrino. Queste possono essere facilmente rimosse con lo Yoga e il Tai Chi Chuan, attraverso un addestramento al lavoro  con il corpo e  il respiro, e utilizzando le tecniche di rilassamento profondo.
    Le tensioni emozionali sono legate al contrasto a tutti i livelli ed emergono dalla dimensione duale della vita quotidiana:
    affiatamento-conflitto, amore-odio, guadagno-perdita, successo-fallimento, felicità-infelicità, fiducia-sfiducia, essere-avere. Questo tipo di tensioni apparentemente si riferiscono solo alla sfera psicologica, ma riguardano un campo più ampio e non misurabile, vengono registrate da tutto il corpo,  sono profondamente radicate e  più difficili da rimuovere. Non è possibile rilassare queste tensioni con il sonno o con un rilassamento ordinario.
    Per poter affrontare in una direzione di trasformazione costruttiva e di crescita questa complessa sfera dell’essere, della nostra personalità e della relazione interpersonale è necessario imparare, a sviluppare la consapevolezza, a lavorare sul corpo a livello di potenziamento e riequilibrio della Forza Vitale, e ad armonizzare l’azione di sensi, corpo e mente.
    Le tensioni mentali: sono relative ad una eccessiva e degenerata attività mentale nonché al risultato dell’eccessivo controllo e repressione delle nostre emozioni.
    Nello svolgimento della nostra vita tutte le esperienze che ci creano tensione vengono accumulate nel corpo mentale.
    Di volta in volta tutti gli aspetti non coscienti di queste impronte esplodono con effetti sul nostro corpo, sulla mente, sui comportamenti e reazioni.
    La causa principale che sta dietro al comportamento abnorme e incosciente dell’uomo si trova nel cumolo di tensioni nel piano mentale. 
    Anche qui per poter affrontare in una direzione di trasformazione costruttiva e crescita le profonde dinamiche di tutto il piano mentale è necessario principalmente riequilibrare la Forza Vitale, utilizzare tecniche di rilassamento subliminale e meditative per liberare e rilassare la mente subconscia dalle tensioni a beneficio di una riarmonizzazione di tutti gli aspetti  psico-fisici e della  personalità.
    Nasce allora un modo altamente innovativo e qualitativo di pensare agli interventi di formazione aziendale. Lo Yoga , la Meditazione e il Tai Chi Chuan  diventano infatti rari strumenti non solo per la gestione dello stress, ma per ampliare il raggio di azione  sulla destrutturazione delle abitudini, nello sviluppo di competenze esistenziali, comprensione interpersonale, comunicazione efficace, teamwork, consapevolezza emozionale ed intuitiva.
    Lo promozione della salute ad ampio raggio negli ambienti lavorativi con strumenti così originali, profondi e di natura esistenziale, mette nelle condizioni il personale a tutti i livelli di  prendere coscienza di rari strumenti per riconoscere il proprio potenziale e lavorarci, quindi di poter operare nella razionalizzazione dell’ambiente circostante e di farvi fronte,  creando i presupposti per una trasformazione della cultura del lavoro e della comunicazione all’interno delle aziende.
    Ci piace inoltre pensare che questo tipo di risultati travalica i confini dei ruoli professionali e dell’ambiente lavorativo collegandosi con gli ambienti circostanti e intaccando di conseguenza così la sfera della comunità e del sociale.
     
    A cura del “Centro del Loto”
    Associazione culturale
    Via Luigi Chiarelli 33
    Roma

  2. Riporto un estratto della tesi di Sergio Palandri “Contatto vitale – Applicazioni pratiche e comunicazione dello Shiatsu nella Sanità: conoscerlo, capirlo, applicarlo e valutarlo” discussa all’Università di Pisa per il Master in Comunicazione Bio-Sanitaria.

    I VANTAGGI DELL’APPLICAZIONE DELLO SHIATSU IN AMBITO SANITARIO

    Perché investire parte di un budget per introdurre la pratica dello Shiatsu in una Azienda Ospedaliera?
    Nessuna linea guida su cui vengano basate le strategie di investimento si pronuncia in tal senso. Inoltre lo Shiatsu è, per sua natura, una disciplina non valutabile secondo i metodi tradizionali e richiede lo sforzo di una visione più olistica.
    Tuttavia le stesse linee guida promuovono investimenti volti al risparmio del denaro pubblico e all’ottimizzazione delle risorse sia materiali che umane. In quest’ottica è più facile spiegare perché si possa investire sullo Shiatsu.
    I costi di struttura per poter praticare lo Shiatsu sono assai contenuti. Lo spazio richiesto è piccolo e le attrezzature minime
    Di contro il ritorno economico dato da un maggiore benessere psico-fisico degli Operatori Sanitari, che si riflette positivamente a livello di clima relazionale di reparto, presenta un vantaggio difficilmente quantificabile in termini monetari, ma indubbiamente elevato ed in grado di coprire ampiamente le spese. Per averne un’idea si può pensare a tutti quei piccoli, grandi disguidi quotidiani frutto di incomprensioni, di frustrazioni e stress, che si traducono in perdite di tempo spesso ingenti o disagi per l’Utenza che, portata all’ esasperazione, cerca soddisfazione con forme di protesta ufficiali che impattano molto più tangibilmente sui budget aziendali.
    È opinione diffusa che lo stress vissuto in privato, come ad esempio nell’ambito coniugale, familiare, di malattia, e finanziari, influenzi molto lo stato psicologico di un individuo e il suo comportamento sul luogo di lavoro [Families and Work Institute, 1997].
    Lo stress sul lavoro, inoltre, non riguarda solo i singoli individui, infatti è stato stimato che ogni anno, per l’industria americana, l’assenteismo, la perdita di produttività, e le spese connesse alla salute costano più di 100 miliardi di dollari [Jacobson, Aldana, Goetzel, Vardell, Adams & Pietras, 1996; Rosch, 1984]. Anche secondo la World Health Organization (WHO) che nel documento EUR/04/5047810/B6 del 17/11/04 “Mental health and work life”, riporta stime dei costi degli effetti dello stress nei 15 paesi della UE, pari a circa 265 miliardi di Euro ossia il 3-4% del PIL.
    Nello studio compiuto nel 2003 su Operatori Sanitari Fiamminghi, emerge inoltre come esista una stretta correlazione tra lo stress lavorativo e i disturbi di salute nonché tra lo stesso e l’aumento dell’assenteismo [R.Verhaeghe, R.Mak, G.Van Maele, M.Kornitzer and G.De Backer. Job stress among middle-aged healthcare workers and its relation to sickness absence. Stress and Health, n° 19, 265-274 – 2003].
    Gli studi suggeriscono anche un’altra causa importante dell’assenteismo, sempre più pressante ai giorni nostri: è lo stress relativo a problemi finanziari [Peirce, Frone, Russell & Cooper, 1996].
    I problemi finanziari sono una grande fonte di angoscia nella vita delle persone, perché molte attività fondamentali della vita quotidiana e le opportunità di successo sono strettamente legati agli propri livelli di risorse finanziarie [Mills, Grasmick, Morgan & Wenk, 1992] e sembra che questo aspetto sia, con un certo peso, presente anche fra il personale sanitario americano [Drentea & Lavrakas, 2000].
    Un’indagine condotta da Aon Consulting (1998) ha concluso che l’importo totale del tempo perso a causa di motivi personali e di malattia in media ammonta al 6% della retribuzione, quasi quanto il tempo necessario per le vacanze.
    Secondo un’altra indagine più recente, condotta dalla CCH inc. nel 2002, la percentuale media delle assenze in un anno nelle aziende americane è del 2,1%, mentre per i datori di lavoro, la media dei costi per addetto a causa delle assenze è passato da 610 $ nel 2000 a $ 789 nel 2002. Secondo i questionari somministrati nello studio, l’assenteismo dovuto a causa di malattie si è rivelata la ragione più comune (33%) e tutte le altre cause hanno rappresento il 67% fra le quali: questioni di famiglia (24%), esigenze personali (21%) e lo stress (12%).
    Anche l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro , si è pronunciata in merito con una ricerca eseguita nel 2000 e tradotta in italiano nel 2002, nella quale si evidenzia particolarmente come non siano necessarie ulteriori ricerche per produrre dati che confermino la correlazione tra stress, ambiente lavorativo e problemi alla salute, quanto piuttosto la sperimentazione fuori dai laboratori, di metodologie risolutive e della loro efficacia [T.Cox, A.Griffiths, E.Riaz-Gonzales. Ricerca sullo stress correlato al lavoro. Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, 200. Ed.italiana a cura di E.Giuli, luglio 2002]
    Lo Shiatsu non si pone l’obiettivo di curare alcun tipo di patologia. Infatti i livelli di azione dello Shiatsu sono diversi da quelli della medicina occidentale, e diversi sono anche gli scopi. Quando però, al centro si pone il Paziente visto in una dimensione olistica, anziché le singole discipline, ecco che Shiatsu e Medicina si possono incontrare e l’uno può essere di supporto all’altra, rendendo il Paziente più recettivo alle cure, permettendo così di ottenere i risultati voluti.
    Ma i punti di incontro tra Shiatsu e Medicina non si limitino alla sola cooperazione per il Paziente. Va infatti ricordato che le équipe mediche, di tutte le specialità, non sono scevre da situazioni provanti. Lo Shiatsu offre la possibilità di ricostituire e consolidare il personale equilibrio psico-emotivo e questo incide positivamente sulla gestione del quotidiano, mettendo in condizione l’équipe di lavorare sempre al meglio e aumentare la propria soddisfazione professionale.
    In tal senso uno studio sull’efficacia dello Shiatsu condotto nel Regno Unito, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2003 [A.F.Long, H.C.Mackay. The Effects of Shiatsu: Findings from a Two-Country Exploratory Study. The Journal of Alternative and Complementary Medicine. August 1, 2003, 9(4): 539-547. doi:10.1089/107555303322284839], riporta risultati incoraggianti sull’utilizzo di trattamenti Shiatsu per Pazienti e Operatori sanitari.

  3. Riporto un interessante articolo tratto dal sito de La Stampa sui benefici effetti delle Discipline Orientali nella riduzione dello stress

    Yoga e meditazione per ridurre lo stress

    Migliorare la qualità del sonno e combattere lo stress

    I benefici derivanti dalla pratica di discipline come lo yoga e la meditazione sono ormai stati lungamente accertati. Un nuovo studio suggerisce che se il lavoro, la vita frenetica hanno messo a dura prova il sistema nervoso e hanno ridotto in qualità e numero di ore il sonno, praticare venti minuti di meditazione al giorno e delle sessioni settimanali di yoga possono influire efficacemente, riducendo lo stress di almeno il 10%.

    Nello studio è stato utilizzato un metodo denominato MBRS (Mindfulness-Based Stress Reduction), basato su un programma istituito nel 1979 per aiutare i pazienti dell’Ospedale del Massachusetts nel processo di guarigione. Detto programma, ora utilizzato in tutto il mondo, è basato su di una tecnica mentale di consapevolezza che, in questo caso, è stata modificata ad hoc per lo studio.
    I ricercatori della Ohio State University hanno utilizzato questo metodo principalmente per far prendere consapevolezza di come la fonte di stress derivi soprattutto da un fattore esterno come, ad esempio, il lavoro. Questo è il primo passo per poter ridurre gli effetti di questo stress sulla salute psico-fisica.
    La versione originale del programma MBRS è molto più complessa e prevede maggior tempo da dedicare alle sessioni (cosa che i ricoverati in un ospedale hanno in abbondanza), mentre quella utilizzata dai ricercatori è stata adattata alle condizioni e al tempo disponibile di chi lavora e che in genere ne ha poco a disposizione.

    Durante il periodo di studio i partecipanti hanno preso parte a un gruppo d’incontri della durata di un’ora alla settimana, durante la pausa pranzo. Poi, hanno praticato giornalmente una sessione di 20 minuti di meditazione e yoga direttamente sul posto di lavoro o alla scrivania.
    Il training è durato sei settimane, al termine del quale i partecipanti hanno riferito di essere maggiormente consapevoli delle fonti esterne di stress – e quindi di riuscire a riconoscerle e gestirle meglio – e di sentirsi meno in balia degli eventi della vita. Allo stesso modo, hanno recuperato il proprio sonno riuscendo a dormire più facilmente e più a lungo. Al contrario, gli appartenenti al gruppo di controllo che non ha partecipato agli incontri e alle sessioni non ha mostrato alcun miglioramento.
    La dr.ssa Maryanna Klatt coordinatrice dello studio ha commentato i risultati sottolineando come lo stress cronico sia associato a numerose malattie e come sia importante «la possibilità di ridurre lo stress prima che si sviluppi la malattia». In più, la possibilità di prevenire le malattie riducendo lo stress è un buon modo per ridurre la spesa sanitaria, offrendo al contempo uno strumento di salute dal costo praticamente nullo.
    Il prossimo passo, dichiarano i ricercatori, sarà quello di sperimentare questo metodo su pazienti operati di cancro, operatori sanitari, educatori e altri lavoratori sottoposti a lavori particolarmente stressanti.
    I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “Health Education & Behavior”.

  4. Riporto un interessante articolo de La Stampa sull’utilizzo delle tecniche orientali per ridurre lo stress.

    Ridurre lo stress, l’ansia e la paura con la meditazione

    L’azione sulle onde cerebrali si è dimostrata vincente sulla serenità mentale
    Ridurre lo stress, l’ansia e la paura con la meditazione.
    Ci sono molte pratiche che possono aiutare le persone a scaricare le tensioni, lo stress, l’ansia e alcune forme lievi di depressione, tra queste vi è senz’altro la meditazione.
    Numerosi studi hanno confermato come la meditazione sia un buon mezzo per ridurre gli effetti negativi della vita stressante e… sempre più frenetica.

    I ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università del Massachusetts, per esempio, hanno condotto uno studio in cui venivano registrate e misurate le onde cerebrali di 41 dipendenti, particolarmente stressati, di un’azienda del Wisconsin operante nel settore tecnologico.
    I partecipanti sono stati suddivisi a caso in due gruppi. Un primo gruppo di 25 a cui è stato chiesto di seguire delle lezioni per imparare a meditare in 8 settimane. I restanti 16 sono stati utilizzati come gruppo di controllo.
    A tutti i 41 volontari sono state registrate le onde cerebrali in tre diversi momenti: prima dell’inizio dello studio, durante le 8 settimane di lezioni e pratica della meditazione per il gruppo di 25 e di nulla di fatto per il gruppo di 16, e poi quattro mesi dopo il termine.
    Dall’analisi dei dati registrati i ricercatori hanno scoperto che nelle persone che avevano praticato la meditazione si era mostrato un significativo cambiamento nelle attività cerebrali del lobo frontale sinistro, cosa che rendeva le persone molto più calme e serene rispetto a quanto non fossero prima di iniziare le sedute di meditazione.
    (lm&sdp)

    Source: lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Psychosomatic Medicine”.

  5. L´America scopre il capitalismo dal volto zen
    FONTE: FEDERICO RAMPINI – LA REPUBBLICA 22 GIUGNO 2010

    Gli economisti degli Usa stanno rivedendo le loro teorie dopo la crisi e si affidano a soluzioni diverse Così è esploso il fenomeno di una nuova via che si ispira all´Oriente, con corsi a Stanford e alla Columbia

    Le lezioni dal titolo “Creatività e padronanza di sé” hanno avuto tanto successo: così si tengono anche la domenica

    Ci sono anche parecchi saggi che spiegano come l´arte della crescita possa derivare dal benessere sociale SAN FRANCISCO. È viaggiando in Birmania che a Randy Komisar venne in mente il titolo del suo libro, The Monk and the Riddle (Il monaco e l´enigma). Nella campagna vicino a Rangoon diede un passaggio in motocicletta a un monaco buddista. Arrivato nel luogo che il religioso gli aveva indicato, quello si fermò solo pochi istanti, poi tornò in sella pronto a tornare al punto di partenza. La verità è che gli piaceva girare in moto. L´enigma del monaco si scioglie così: il viaggio è la meta, la ricompensa è il tragitto. È una delle lezioni che Komisar insegna ai suoi studenti di Palo Alto: «Alla fine di tutto, quando fai un bilancio, ti accorgi che il tuo premio è nel viaggio. Non c´è altro alla meta». È grazie a un personaggio come Komisar che in California si è affermata l´idea di un capitalismo zen. Sembra una contraddizione nei termini, prima di avere incontrato lui. Ex cervello della Apple e della casa cinematografica Lucas Art (Guerre Stellari), investitore di venture capital nella Silicon Valley, Komisar con il suo cranio pelato e le tuniche orientali potrebbe essere lui stesso un monaco buddista. Quando uscì la prima edizione di The Monk and the Riddle, esattamente dieci anni fa, il suo capitalismo zen fu sommerso nel chiasso eccitato della New Economy. La bolla di Internet, allora al suo apice, prefigurava altri eccessi speculativi che avrebbero portato al collasso della finanza nel 2008-2009. Oggi invece i corsi di management di Komisar fanno il pieno alla Business School di Stanford, dove un anno d´iscrizione costa 50.000 dollari. A quel pubblico, dove pullulano gli aspiranti successori di Bill Gates, Steve Jobs, Larry Page e Sergey Brin, Komisar non esita a somministrare una lezione scomoda: «Qui nella Silicon Valley – dice – domina la logica che io chiamo il “Piano di Vita Differito”. Prima devi diventare ricco. Poi passi alla seconda fase: fare quello che vuoi veramente, realizzare la tua personalità più profonda. La verità è che pochissimi arrivano alla seconda fase. E anche quei pochi fortunati, hanno speso così tanto di sé nella prima fase, che non sanno più quello che vogliono». Il suo consiglio: non sprecate la vostra vita inseguendo un traguardo impossibile, adottate un “Piano di Vita Integrale”, cominciando a fare qui ed ora qualcosa che ne valga la pena.

    Non è un revival di New Age, Komisar non è la reincarnazione di uno spirito tardo-hippy sulla West Coast. La tentazione del capitalismo zen è un´eredità dell´ultima grande crisi economica. Mette radici in luoghi insospettati. Sull´altra costa degli Stati Uniti, a poche miglia da Wall Street l´indiano Srikumar Rao tiene uno dei seminari più popolari alla Columbia Business School. S´intitola “Creatività e padronanza di sé”, il successo è tale che i corsi si tengono anche la domenica. Eppure non insegna strategie d´investimento finanziario. Il testo più citato da Rao è la Bhagavad Gita, l´antico libro sacro dell´induismo. Tra la saggezza che distilla ai suoi studenti c´è questo: «Puoi avere un certo livello di controllo sulle tue azioni ma quasi nessun controllo sui loro risultati. Se condizioni la felicità ai risultati, ti condanni alla frustrazione». Affiancato da Gautam Jain, istruttore Vedanta, e dallo psichiatra Sharad Wagle, ai futuri leader del capitalismo americano Rao insegna «l´importanza di esprimere gratitudine e apprezzamento a chi condivide il nostro cammino».
    Nelle fasi di declino, nelle grandi transizioni, sotto gli shock di una depressione o di una guerra, spesso l´Occidente ha cercato una risposta nella saggezza orientale. L´ironia della sorte è che la ricerca del capitalismo zen oggi avviene proprio quando il vigore economico si sposta in Asia. Stavolta non è una moda confinata a qualche élite intellettuale americana. Sull´altra sponda dell´Atlantico, l´ultimo convertito è Lord Robert Skidelsky, il più autorevole biografo di John Maynard Keynes nonché suo erede teorico. Dopo la rivincita del keynesismo – le cui ricette sono state decisive per uscire dalla recessione – Skidelsky lavora a un saggio intitolato: Quanto basta: l´economia della vita buona. La sua tesi è che «in tutte le religioni e in tutte le filosofie etiche, la ricchezza è un mezzo per raggiungere un fine: una vita decente e appagante. Oltre un certo livello di accumulazione la ricerca di ulteriore ricchezza è semplicemente irrazionale. Però le nostre società sono organizzate proprio per spingere alla ricerca della ricchezza oltre ogni limite». Lord Layard, altro grande economista inglese, da anni cerca di dimostrare che le politiche fiscali e di bilancio dovrebbero occuparsi di promuovere il benessere sociale, non la ricchezza materiale. The Spirit Level è il manifesto di un nuovo egualitarismo, il saggio che dimostra come le società dove le distanze tra ricchi e poveri sono più ridotte sono quelle dove tutti quanti si sentono più a loro agio, meno stressati e angosciati. Esaurita la spinta propulsiva del vecchio modello, quello materialista e ipercompetitivo, l´arte della crescita seduce solo nella versione zen.

    Riportato dal sito:
    http://www.dirittiglobali.it/component/content/article/19-lavoro-economia-a-finanza-nel-mondo/1129–laamerica-scopre-il-capitalismo-dal-volto-zen.html

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